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PANTA REI Servizi Didattici di Biscossi Nadia

Il  progetto più grande , tra quelli finora  realizzati e nel quale mi sono potuta esprimere e realizzare quale imprenditrice e leader di uno staff di insegnanti è Il Centro Servizi Didattici Panta Rei.

Un centro per servizi di istruzione e  corsi di formazione e sostegno  per bambini, adolescenti e adulti.

 Esso nasce nel 1990 dalla mia  volontà di rendere impresa e dunque remunerativa l’attività che molti studenti universitari come me  praticavano in casa: seguire bambini e ragazzi che avevano necessità di un sostegno per compiere meglio il loro percorso di studenti.

Da questo il nome PANTA REI, il divenire di Eraclito di Efeso.

Avevo sempre avuto una particolare idea di scuola che forse  poteva concretizzarsi seguendo il modello della didattica di tipo umanistico- affettiva.

Abbiamo così deciso di adottare nelle nostre lezioni individuali  o di gruppo metodi di insegnamento personalizzati capaci di  implementare  al massimo le abilità dell’allievo ,abbiamo dato  importanza primaria alla cura della relazione ed esercitato un continuo e stimolante lavoro di staff per il confronto e per individuare e correggere le strategie adottate man mano che gli sviluppi lo richiedevano. Ogni studente doveva riuscire a trovare la sua “vera vocazione” e raggiungere buoni risultati  per aumentare la propria autostima . Anche gli spazi utilizzati per le attività dovevano rispecchiare questo approccio: aule accoglienti e colorate ,prive di  cattedre e laboratori come  strumenti  per accrescere la possibilità di autorealizzazione, favorire l’esplorazione delle proprie risorse e permettere l’incontro con e dell’altro.

L’ approccio , il metodo  e il  lungo percorso segnato da una continua formazione e dalla collaborazione con figure diverse quali, insegnanti, psicologi, logopedisti, sociologi e artisti nel centro studi Panta Rei  mi hanno permesso di percorrere  altri percorsi nel campo della formazione, come quello dell’insegnamento a ragazzi con problemi di apprendimento e/o comportamentali  e dell’insegnamento dell’italiano a stranieri, che ora richiedono nuovi sviluppi.

Per questo la vita e la proposta di Panta Rei Servizi Didattici che mi hanno resa  quella che sono ora continuerà a camminare nel migliore dei modi che si poteva desiderare…sulle gambe di ex studenti del  centro  che intendono proseguire in  questa impresa.

Ne rimarrò socia e all’occorrenza  insegnante , credo sia il minimo.

 

 

 

                                                       Il blog della scuola : 

Patrizia Pochesci  dal 1976 docente presso l’istituto comprensivo Leone Caetani, già secondo Circolo.

Ne ha assunto la dirigenza nel 2007.

Ciò che distingue il profilo di Nadia è il suo alto senso della responsabilità e il senso del dovere morale.

Una donna che non conosce il compromesso come forma di accomodamento “machiavellico” perché nel suo orizzonte ha chiara la meta da raggiungere, una meta intrisa, se vogliamo, di difficoltà e, troppo spesso di diffidenze malcelate, che, in ogni modo, non la demotivano né le fanno perdere di vista il traguardo.

Attenta alle necessità, soprattutto delle povertà culturali, ha, da sempre, pensato al contrasto dell’emarginazione e alla conquista della riabilitazione sociale.

Detta in tali termini può sembrare la descrizione di una persona negativa: tutt’altro Nadia è una persona che, grazie alla sua sensibile cultura, è riuscita, e sta riuscendo a compiere delle lotte titaniche con la più antica ed efficace delle strategie comunicative: l’educazione intesa nel senso latino del termine ex-ducere, cioè tirar fuori, estrarre, o, per chi lavora con i giovani, valorizzare il lato positivo e porlo sotto la lente d’ingrandimento personale e sociale in modo da promuovere il processo del self-fulfilling.

Così la persona si rende conto che la povertà sociale non ha valore e si libera dall’oppressione dell’ignorare.

Non solo questo , per gli appassionati  della  scoperta e della tutela sociale, riesce sempre a proporre iniziative che, come dice il Saint Exupery fanno bene al cuore come un semplice, e mai ovvio, bicchiere d’acqua.

Sì perché vivendo in un Paese in cui la promozione culturale è stata obnubilata dalla monumentalizzazione economica che può far sembrare inutile ogni iniziativa di promozione; andando contro questa forma mentis a la page Nadia è riuscita a promuovere, da vera esperta di promozione culturale, iniziative che hanno portato sulla scena cittadina gli atti, troppo spesso nascosti, della cultura degli ultimi, quindi fuori da ogni schema modaiolo ma immersi nell’oceano del sapere quotidiano  e silenzioso.

“Altissima quaque flumina minima sono labuntur” questo per dire che lo spessore culturale e morale di Nadia è  profondo e importante, mai svirilizzato perché la sua forza risiede nella discrezione e nel rispetto che lei  ha per  il mondo-persona.

 

Patrizia Pochesci

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